Oggi Sante Marie è un comune outdoor da dove parte il Cammino dei Briganti, percorso ad anello di 100 chilometri che abbraccia i territori a cavallo tra l’Abruzzo e il Cicolano sulle orme dei briganti.
La Marsica e il Cicolano sono terre di boschi, montagne e storie di briganti. In particolare il territorio attraversato da questo cammino è un territorio di confine, oggi tra Abruzzo e Lazio, ieri tra Stato Pontificio e Regno Borbonico. I briganti vivevano sul confine per passare da una parte all’altra a seconda della minaccia. I briganti non erano malviventi, erano più simili ai partigiani, lottavano contro l’invasione dei Sabaudi, che avevano costretto il popolo a entrare nell’esercito. Erano spiriti liberi, che non volevano assoggettarsi ai nuovi padroni, e per questo erano entrati in clandestinità. Una storia fatta anche di rapimenti, riscatti, e tanta violenza. Una storia di 150 anni fa.
Oggi l’esperienza dei viaggiatori antichi viene riproposta basata sul viaggiare a piedi da paese a paese lungo questo cammino di 7 giorni, tutto ben percorribile, segnato e con posti tappa attrezzati.
Il Cammino dei Briganti nasce da un’idea di Luca Gianotti, esperto di cammini, guida professionista e scrittore. Gianotti, nell’introduzione della guida al Cammino dei Briganti, scrive:
“Camminando ho imparato storie che i nostri libri di Storia non raccontano. Come la verità di ciò che successe con l’unificazione dell’Italia, cioè con la discesa a Sud dell’esercito piemontese. Ho scoperto che i Borboni non erano così odiati dal loro popolo e che i Sabaudi furono subito un esercito di invasori violenti e prepotenti. E che i briganti molto spesso erano uomini e donne (briganti e brigantesse) che non accettavano questo nuovo invasore, e quindi si davano alla macchia, entravano in clandestinità, diventavano in qualche modo partigiani.
La Storia come la si legge sui libri è sempre quella scritta dai vincitori, si sa. Camminando si possono invece imparare le contro-verità, e qui, lungo il Cammino dei Briganti, di storie ce ne sono tante. Belle e brutte.”
Il Cammino dei Briganti è percorribile in sette giorni, è un cammino a quote medie (tra gli 800 e i 1300 m. di quota) sulle orme dei briganti tra la Val de Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino. Partenza e arrivo da Sante Marie, vicino a Tagliacozzo (AQ).
1° giorno Sante Marie (850 m) a Santo Stefano (1.050 m)
(5,6 km). Dislivelli: in salita 380 m – discesa 160 m
Pernottamento in agriturismo, cucina tipica.
Tappa breve che consente di arrivare a Sante Marie in auto o treno e camminare un po’ per entrare nello spirito del viaggio.
2° giorno Santo Stefano (1.050 m) a Valdevarri (1.020 m) e a Nesce (850 m)
(13,9 km). Dislivelli: salita 400 m, discesa: 625 m
Si arriva nel bel borgo medievale di Nesce, dove si può dormire in un b&b e in un alloggio turistico. Possibile anche pernottamento a Valdevarri in case private con cena casalinga, camere semplici.
Si entra in Val de Varri, la valle meno turistica del viaggio, pensate che la strada che la attraversa è stata asfaltata pochi anni fa. Dalla Val de Varri si scavalca e si entra nella Valle del Salto, passando sopra una piccola montagna, qui il sentiero principale rimane in quota, mentre una variante scende al paese di Poggiovalle (fu paese di briganti, da qui venivano alcuni briganti famosi). Ma abbiamo scelto come percorso principale di rimanere sulla montagna con un bel sentiero panoramico che porta direttamente a Nesce.
3° giorno Nesce (850 m) – Villerose – Spedino – Cartore (944 m)
(16,6 km). Dislivelli: salita 440 m, discesa 330 m
Pernottamento nel bel borgo di Cartore, camere con ristorante.
Si scende il fiume Salto camminandovi a fianco per un tratto. Poi si passa sotto il monte Rose fino a Spedino, poi si percorre la strada sterrata fino al bellissimo villaggio di Cartore, sede di una famosa banda di briganti.
Variante per Grotti: vedi sotto (qui si può dormire in un appartamento).
Variante per Torano: vedi sotto (qui si può dormire in un ostello).
Variante per Corvaro (da Spedino): per questa variante si rimanda alla nuova guida, e alle tracce gps (a Corvaro varie strutture, non ancora in rete col Cammino).
4° giorno Anello di Cartore – Lago della Duchessa
Ci sono due possibilità, una più semplice di 12,3 km e una di 15 km, ma molto più lunga come dislivelli e solo per escursionisti esperti. Entrambe le possibilità sono descritte dettagliatamente nel libro.
* Terza ipotesi (non descritta nella guida) – Da Cartore è possibile effettuare una variante fuori dal Cammino, salendo sul monte Velino (2489 m), dormendo al Rifugio Sebastiani e tornando da un altro sentiero a Santa Maria in Valle, in due giorni di cammino. Variante estiva per camminatori molto allenati e ben preparati a muoversi su sentieri difficili, e poco segnati. Il terreno è di alta montagna, severo e aereo. Per questa variante dovete avere la mappa topografica del Monte Velino, e seguire i sentieri, cercando di non perderli.
5° giorno Cartore (944 m) – Santa Maria in Valle Porclaneta – Rosciolo (909 m) – Massa d’Albe (880 m)
(15 km). Dislivelli: salita 500 m, discesa 600 m
Si arriva a Massa d’Albe. Pernottamento in b&b.
Da Cartore si risale al Passo Le Forche, sotto il Monte Velino, e si scende a Santa Maria in Valle Porclaneta, altro luogo carico di suggestioni, tra le quali una magnifica chiesa romanica, capolavoro d’arte del X secolo. Poi il caratteristico borgo medievale di Rosciolo (8,5 km), ideale per fare tappa se volete fare una giornata più tranquilla (ci sono strutture e ristoranti accoglienti). Se proseguite, entrerete in una bella gola in salita, fino ad arrivare di nuovo sotto la Velino, e poi giù fino a Massa d’Albe.
6° giorno Massa d’Albe (880 m) – Alba Fucens – Magliano de’ Marsi – Località Le Crete (non è un paese) (770 m)
(19 km + 3 km giro facoltativo Alba Fucens) Dislivelli: salita 350 m, discesa 450 m
Pernottamento in b&b (non è un paese, casale isolato).
Da Massa d’Albe si sale ad Alba Fucens (8,5 km), che merita una visita. Poi giù fino a Magliano de’ Marsi, il paese più grande e fornito del cammino. Si prosegue per Scurcola (o, con la variante, per Sorbo), fino alla località Le Crete (dove c’è il b&b Casale Le Crete e l’agricampeggio Gargano).
7° giorno Località Le Crete (Tagliacozzo) – San Donato – Scanzano – Poggetello – Sante Marie (850 m)
(21 km) Dislivelli: salita 570 m, discesa 480 m
Pernottamento in b&b o partenza per casa.
Da Le Crete si cammina su panoramici stradelli sterrati fino a San Donato, si sale ai ruderi di un antico castello, si scende a Scanzano e poi a Tubione e Sante Marie, per stradelli e sentieri. Potete ritirare il vostro attestato!
Sante Marie – Abruzzo
100 km
James Conrad
Intermedia
Puoi scrivere una mail a info@camminodeibriganti.it oppure acquistarla al tuo arrivo presso l’Ufficio Salvacondotti, sito in Corso Garibaldi, 146 a Sante Marie.
Sante Marie è il luogo di partenza del Cammino dei Briganti.
Il borgo in provincia dell’Aquila, a un’ora da Roma e da Pescara, offre tutto quello che serve a un amante dello sport all’aria aperta o a una famiglia per trascorrere una giornata in pieno relax. Si può raggiungere in auto – A24 o A25 uscita Tagliacozzo o Magliano de’ Marsi – in treno – fermata Sante Marie o Tagliacozzo – oppure in bus. In paese ci sono alimentari con prodotti tipici, bar – paninoteche e b&b.
Salvacondotti e Attestati possono essere ritirati presso l’Ufficio Salvacondotti a Sante Marie (l’ufficio è in Corso Garibaldi 146). Aperto tutti i giorni dalle 8:30 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00 mail: ufficiosalvacondotti@camminodeibriganti.it
Il percorso è quasi tutto percorribile in mtb salvo qualche piccolissimo tratto in cui bisogna scendere dalla sella.
Si può pedalare per 4-5 giorni. In parte rimanendo sul cammino classico in parte esplorando territori limitrofi. Il percorso è completamente tabellato con piccole tabelle di colore azzurro