Una vasta area archeologica si estende sul versante meridionale del Monte Faito, tra Scanzano e Santo Stefano. La presenza di insediamenti antichi e attestata da numerosi resti murari e da frammenti di ceramica e altri reperti rinvenuti in occasione di ricognizioni sul territorio e scavi archeologici. Gli insediamenti antichi occupavano una fascia di minore pendenza che si estende in senso ONO-ESE sotto la ripida e rocciosa scarpata superiore del monte, a quota 960/1030m s.l.m., articolata in una serie di terrazzi naturali posti a quote diverse e di profondità variabile. La lunghezza complessiva dell’area occupata dai resti antichi e di circa un chilometro e mezzo, la larghezza massima in senso ortogonale alle linee di pendenza e di trecento metri. Colle Nerino è il toponimo di uno dei dossi compresi in questo territorio, che ha dato recentemente il nome all’intera area archeologica.
Grazie alla scarsa pendenza del terreno e per il clima relativamente mite, in quanto esposto a mezzogiorno e protetto dai freddi venti del nord dalla ripida dorsale del Monte Faito, si tratta di un territorio particolarmente adatto alle coltivazioni, il quale e stato sfruttato già in epoca antica favorendo la nascita di vari insediamenti. L’uso agricolo e perdurato fino a un cinquantennio fa, come testimoniato dalla presenza di alcuni casaletti, edifici che erano utilizzati per il ricovero degli strumenti di lavoro dei contadini o per la pigiatura dell’uva, dalle vecchie recinzioni in filo spinato che delimitavano i piccoli lotti, dalle numerose macere, cumuli di sassi derivati dal faticoso lavoro di spietramento dei terreni svolto dai contadini.
Le monete e i frammenti di ceramica rinvenuti in occasione di scavi e ricognizioni sono stati datati dall’età repubblicana al periodo tardo-imperiale, testimoniando una lunga continuità di vita di questi insediamenti. In particolare il ritrovamento di alcuni votivi anatomici fittili ha fatto ipotizzare anche l’esistenza di un santuario destinato a riti e attività terapeutiche (sanatio).
L’area archeologica si trova sul versante meridionale del monte Faito, tra Scanzano e Santo Stefano
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