Grande Cammino della Brigantessa

Caratteristiche del Cammino 
 
N.Tappe : 5 
Distanza: Circa 80,0 km, e 3504m. di dislivello positivo. 
Tempo di percorrenza:  5 giorni 
Difficoltàmedia. 
AmbienteLe tappe attraversano boschi di castagno e faggio, aree prative, panorami mozzafiato e 10 borghi.

Il Grande Cammino della Brigantessa è un affascinante percorso che si snoda per 86 km attraverso i paesaggi incantevoli dell’Abruzzo, partendo da Sante Marie (AQ) e attraversando luoghi ricchi di storia e cultura. Con un dislivello positivo di 3504 metri, questo cammino offre un’esperienza unica, immersa nella natura e nella tradizione.

La partenza avviene a Sante Marie, noto come il paese del Cammino dei Briganti e dei Murales. Qui, i visitatori possono ammirare opere d’arte che raccontano storie di briganti e della vita locale. Da qui, il percorso si dirige verso Tremonti, il primo centro abitato che si incontra, dove si possono
respirare le tradizioni locali.

Proseguendo, il cammino entra nella Riserva Naturale Regionale delle Grotte di Luppa, un’area di straordinaria bellezza naturale. Qui, si viene avvolti da boschi rigogliosi e panorami mozzafiato, che conducono a Castelvecchio. Questo pittoresco borgo, con le sue antiche mura e il suo fascino
caratteristico, rappresenta un’importante tappa del percorso. Continuando, si intercetta il sentiero dei Briganti, che conduce a Valdevarri, un luogo di grande significato storico, poiché qui visse Tommaso da Celano, il primo biografo di San Francesco. Questo borgo offre una pausa riflessiva, immersi nella storia e nella spiritualità.

Da Valdevarri, il cammino si snoda attraverso sentieri e strade che portano al borgo di Santo Stefano. Qui, i camminatori possono prepararsi per la salita al Monte Faito, il punto più alto del percorso, che svetta a 1410 metri. La vista dalla cima è spettacolare, offrendo uno sguardo panoramico sui dintorni e un
senso di conquista.

Dopo aver ammirato il panorama, si scende verso la frazione di Scanzano, che si attraversa prima di dirigersi verso Scurcola Marsicana. Questa località è nota per il suo ricco patrimonio storico, e culturale in particolare per il Castello degli Orsini, che domina il paesaggio circostante.

Infine, da Scurcola Marsicana, il cammino riporta a Sante Marie attraverso una lunga e suggestiva tappa . Durante il percorso, si attraversano borghi affascinanti come Tubione, il centro più piccolo del cammino con soli tre residenti, e San Giovanni, da dove è possibile ammirare la meta finale.

Il Grande Cammino della Brigantessa non è solo un percorso fisico, ma un viaggio che esplora la storia, la cultura e la bellezza naturale della regione, unendo le tradizioni dei briganti con la spiritualità e il patrimonio loca.

Sante Marie - Sante Marie

Prima tappa

Caratteristiche Tappa
 
Distanza: Circa 18,9 km, e 829 m. di dislivello positivo. 
Tempo di percorrenza: Stimato  tra 6H:30’ 6H:45’, a seconda delle soste e del ritmo di cammino.
Difficoltà: media, con tratti impegnativi di salita. 

Ambiente: La tappa attraversa boschi di castagno e faggio, aree prative e panorami mozzafiato. 

Questa prima tappa del percorso inizia da Piazza Aldo Moro, proprio di fronte al murales dedicato alla Brigantessa Nicolina De Cesare. Ci si snoda per circa trecento metri lungo via Roma, dove è possibile ammirare una serie di murales che raffigurano opere d’arte in stile popolare, rappresentando icone della storia, delle tradizioni e scene di vita rurale, oltre a evocare il tema del brigantaggio in Abruzzo. 

Dopo aver contemplato questi bellissimi murales, continuiamo il cammino svoltando leggermente a destra su via della Resistenza, che lasciamo dopo un centinaio di metri. Al bivio, svoltiamo a destra su via Boccavalle, fino a raggiungere uno slargo con una croce sulla destra, da cui si apre un magnifico panorama sul borgo di Sante Marie. 

Proseguendo, giungiamo a un bivio con il Sentiero Corradino, dove svoltiamo a sinistra; un leggero pendio ci conduce a una carrareccia immersa in un castagneto. Superata un’abitazione sulla sinistra, intercettiamo un bivio dove svoltiamo nuovamente a sinistra. Superate altre abitazioni in costruzione, ci uniamo al sentiero “singol trek” che ci porterà al centro residenziale denominato le Piccole Dolomiti.

Attraversando alcune case, svoltiamo a destra e seguiamo la carrareccia seguendo le indicazioni del Cammino, che si sovrappone a quello di San Quirico.

Questo tratto si sviluppa all’interno della Riserva Naturale Regionale delle Grotte di Luppa, fino a raggiungere la chiesetta di San Quirico, un autentico gioiello rupestre immerso nella natura e dedicato al Santo patrono di Sante Marie. Ma le sorprese non finiscono qui: il sentiero prosegue verso la “Panchina Gigante”, da cui si possono ammirare scorci unici sui monti del Parco Regionale Sirente-Velino e sulla Riserva Naturale della Duchessa, fino a intravedere all’orizzonte i monti del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Proseguendo, raggiungiamo la “Chiesetta degli Alpini” e, dopo circa 1,5 km, arriviamo al borgo medievale di Tremonti, dove faremo una breve sosta per rifornirci d’acqua. Da Tremonti, seguendo la segnaletica, ci dirigiamo attraverso splendide praterie e fitti boschi verso la “Fonte della Rocca”, dove possiamo approfittare di una sosta ristoratrice nell’area picnic della Riserva Regionale Grotte di Luppa. 

Successivamente, lungo un incantevole single trek, raggiungiamo la Grotta di Luppa. Da qui, torniamo indietro sullo stesso tracciato fino al bivio con il sentiero che ci condurrà alla “Grotta del Tesoro”, per poi ritornare nuovamente alla Fonte della Rocca e, infine, proseguire fino a Sante Marie, dove si conclude la prima tappa.

Sante Marie - Santo Stefano

Seconda tappa

Caratteristiche Tappa
 
DistanzaCirca 17,2 km, e 723 m. di dislivello positivo.
Tempo di percorrenza: Stimato  tra 5H:15’ 5H:30’, a seconda delle soste e del ritmo di cammino.
Difficoltà: media, con tratti impegnativi di salita. 

Ambiente: La tappa attraversa boschi di castagno e faggio, aree prative e panorami mozzafiato. 

Si parte, come nella prima tappa, da Piazza Aldo Moro, dinanzi al murales dedicato alla Brigantessa Nicolina De Cesare, simbolo di questo Cammino. Da qui, imbocchiamo Via della Resistenza e, dopo circa 150mt al bivio, svoltiamo a destra su Via Boccavalle fino a raggiungere uno slargo con una croce in ferro posta alla nostra destra destra, da cui si può ammirare un bellissimo panorama sul borgo di Sante Marie e sulla vallata sottostante. 

Subito dopo, giungiamo al bivio con il Sentiero Corradino, dove svoltiamo a destra e ci accavalliamo con il sentiero Corradino, fino a raggiungere il centro abitato di Castelvecchio, frazione di Sante Marie.

Le origini di Castelvecchio risalgono a tempi antichi, e il borgo è caratterizzato da una storia ricca e affascinante, influenzata dalla sua posizione strategica nel cuore dell’Appennino. 

La zona è nota per la presenza di insediamenti risalenti all’epoca romana, ma Castelvecchio si sviluppò principalmente durante il Medioevo, periodo in cui furono costruite numerose fortificazioni e castelli per difendersi da invasioni e conflitti. Il nome “Castelvecchio” suggerisce infatti la presenza di una struttura fortificata, utilizzata come punto di controllo e protezione per gli abitanti locali.

Nel corso dei secoli, il borgo ha mantenuto il suo fascino medievale, con stradine strette e case in pietra che raccontano la storia della comunità. La chiesa principale, dedicata a San Giovanni Battista, rappresenta un esempio dell’architettura religiosa tipica della regione. La posizione collinare di Castelvecchio offre anche splendidi panorami e opportunità per varie attività all’aperto, come escursioni e passeggiate nella natura circostante.

Tra le manifestazioni locali, è da menzionare la Sagra del fungo porcino di Castelvecchio, organizzata a metà agosto dalla Pro Loco del paese. 

Attraversato Castelvecchio, ci inoltriamo per circa 1,5 km su una strada asfaltata , Via Fontanile, che poi lascimo per svoltare a destra , per seguire un fantastico sentiero che si snoda tra boschi di castagni e faggi, regalando panorami mozzafiato fino a raggiungere il centro di Valdevarri, una frazione del comune di Sante Marie.

Questo luogo ha una connessione storica significativa con il Beato Tommaso da Celano, un importante religioso e scrittore del XIII secolo. Infatti, Tommaso visse e morì nel convento delle Clarisse di Valdevarri, che rappresenta uno dei luoghi in cui trascorse gli ultimi anni della sua vita, dedicandosi alla preghiera e alla scrittura.

Fondato nel XIII secolo, il convento delle Clarisse è un esempio di architettura religiosa e vita monastica. Qui, Tommaso scrisse alcune delle sue opere più importanti e continuò a diffondere il messaggio di San Francesco. La sua morte, avvenuta intorno al 1260, segna la fine di una figura cruciale del francescanesimo, fondamentale per la diffusione della spiritualità di San Francesco.

A Valdevarri, è possibile ristorarsi e fare rifornimento d’acqua presso la fontanella del paese. Proseguendo il nostro viaggio verso Santo Stefano, ci immettiamo sulla strada frequentata solo dai residenti, Via Valdevarri, per 1,5 km, per poi imboccare sulla sinistra il sentiero che, dopo circa 4 km, ci porterà alla fine della seconda tappa a Santo Stefano.

Santo Stefano-Monte Faito-Scanzano

Terza tappa

Caratteristiche Tappa
 
Distanza:Circa 9,8 km, e 600 mdi dislivello positivo.
Tempo di percorrenza: Stimato  tra 4H:15’ 4H:45’, a seconda delle soste e del ritmo di cammino.
Difficoltà:media ,con tratti impegnativi di salita fino a raggiungere Monte Faito 1455 m. disces tra prati e sentieri traversi  . 

Ambiente: La tappa attraversa boschi di faggio, aree prative e panorami mozzafiato. 

La terza tappa del cammino, caratterizzata dall’ascesa a Monte Faito, rappresenta un’esperienza emozionante per gli amanti della natura e dell’escursionismo. 

Con un’altitudine di 1455 metri, rappresenta la vetta più alta del cammino. Monte Faito, offre panorami mozzafiato che si estendono su tutto l’Appennino abruzzese. Durante l’ascensione, i camminatori possono godere di un paesaggio variegato, con boschi di faggi, prati fioriti e la possibilità di avvistare la fauna locale. La tranquillità e la bellezza del percorso rendono questa tappa speciale, permettendo di immergersi completamente nella natura. 

Una volta raggiunta la cima, le vedute sono straordinarie: è possibile vedere le cime delle montagne circostanti, Il Monte Velino ,in lontananza il Monte Terminillo , per non parlare della Maiella, dei Monti del Parco Nazionale d’Abruzzo e Molise e dei Monti Simbruini. 

La vista panoramica rappresenta un momento di grande soddisfazione per i camminatori, che possono riflettere sul percorso fatto e sull’impegno profuso. Inoltre, Monte Faito ha una significanza storica e culturale, essendo un luogo di passaggio e di riferimento per gli abitanti della zona. È anche un ottimo punto per fare fotografie, raccogliere ricordi e apprezzare la bellezza naturale dell’Abruzzo.

Veniamo al percorso , lasciamo il borgo di Santo Stefano , il cui territorio possiede una storia ricca che risale all’epoca preromana e romana, quando era abitato dagli Equi. 

Nella località montana nota come Le Colonnelle si trovava uno dei confini degli Albensi, documentato da una lapide con l’iscrizione “Albensium fines”, rinvenuta nella vicina val de’ Varri e conservata nella chiesa di Santa Maria a Scanzano. 

Le prime attestazioni storiche dell’abitato moderno risalgono al 1188, quando Papa Clemente III menzionò nella sua bolla la “ecclesia Sancti Stephani in Caprili” al vescovo Eliano, evidenziando la presenza di una chiesa connessa a un cenobio benedettino.

Anche dopo la scomparsa dei religiosi, questa chiesa rimase un simbolo della vita monastica e costituì il nucleo attorno al quale si svilupparono le prime forme insediative moderne, dando origine al toponimo “Santo Stefano.” Questo patrimonio storico e culturale rappresenta una parte significativa della tradizione locale e della storia della regione. 

Attraversato il centro di Santo Stefano, sulla strada asfaltata, arriviamo davanti al cimitero del paese , qui prendiamo sulla sinistra il sentiero che ci porta agli scavi archeologici di Scanzano, prima dei quali sulla nostra sinistra imbocchiamo il sentiero a metà costa che ci porterà sul punto di intersezione di una carrareccia raggiunto il quale piegheremo a destra seguendo la segnaletica , che tra radure e boschi di faggio ci porterà sulla vetta di Monte Faito contraddistinta da una grande croce in ferro. 

Da qui prenderemo l’evidente sentiero che ci porterà a raggiungere il bivio con la carrareccia proveniente da San Donato di Tagliacozzo, gireremo a destra e dopo una ripida discesa giungeremo alla fine della nostra terza tappa nel centro di Scanzano.

Scanzano – Scurcola Marsicana

Quarta tappa

Dal centro di Scanzano seguendo il la segnaletica del percorso e entrando in sovrapposizione con quello del Cammino dei Briganti che lasceremo alla nostra destra appena giungeremo al primo bivio ( circa 1Km) e dove troveremo la nostra indicazione scendiamo su un comodo sentiero verso il centro abitato di San Donato, subito dopo il 3° Km svolteremo leggermente a destra e prendiamo una strada asfaltata per 800m (Via Aldo Moro) che ci farà attraversare San Donato e che lasceremo svoltando a destra su una stradina sterrata (via Nazzario Sauro ) che lasceremo circa dopo 200m svoltando a sinistra dove percorreremo per circa 800m la Strada Provinciale 89 fino al bivio con un sentiero che imbocchiamo alla nostra sinistra , che ci seguiremo fino a Scurcola Marsicana , lambendo al 6°Km la frazione di Poggio Filippo per poi continuare fino al centro di Scurcola Marsicana dove termina la 4^ tappa del Cammino.

Caratteristiche Tappa
 
Distanza:Circa 11,8 km, e 409 m di dislivello positivo.
Tempo di percorrenza: Stimato  tra 4H:00’ 4H:30’, a seconda delle soste e del ritmo di cammino.
Difficoltà: Il percorso è considerato di difficoltà media, con tratti asfaltati e sterrati.
Ambiente: La tappa attraversa boschi di castagno e faggio, aree prative e panorami mozzafiato.

  • Luoghi di interesse:​ diversi i luoghi di interesse interessati da questa tappa e soprattutto nel comune di Scurcola Marsicana. Tra questi :
  • Chiesa della Santissima Trinità: Questa chiesa madre è famosa per la sua scalinata barocca. L’interno è decorato con opere artistiche locali e offre un’atmosfera di grande spiritualità.
  • Chiesa di Santa Maria della Vittoria: Oltre alla statua della Madonna della Vittoria, la chiesa è un importante esempio di architettura religiosa medievale. È un luogo di culto molto venerato dai locali, soprattutto durante le feste religiose
  • Rocca Orsini: fortilizio rinascimentale dalla particolare forma triangolare​ ​

Scurcola Marsicana - Sante Marie

Quinta tappa

Caratteristiche Tappa
 
Distanza: Circa 23,1 km, e 943 m di dislivello positivo.
Tempo di percorrenza: Stimato  tra 7H:30’ 7H:45’, a seconda delle soste e del ritmo di cammino.
Difficoltà: impegnativo, con tratti impegnativi di salita. 

Ambiente: La tappa attraversa il centro abitato di Scurcola Marsicana boschi di pino, aree prative e panorami mozzafiato. 

 

Questa tappa parte dal centro di Scurcola Marsicana, Chiesa della Santissima Trinità, attraversa una parte di Corso Emanuele III, per prendere la prima scalinata a sinistra e salire tra le storiche stradine del centro storico fino a raggiungere il Castello Orsini o Rocca Orsini dal quale non seguiremo il sentiero che porta a Monte San Nicola, ma prenderemo la comoda e panoramica carrareccia sulla destra fino a raggiungere il suo culmine all’interno di una fantastica pineta giunti a questo punto prendiamo alla nostra sinistra e seguiremo una strada forestale all’interno della pineta di rimboschimento e la attraverseremo tutta per uscire su un sentiero su prati fino a incrociare il terzo sentiero (540D) sulla nostra destra che imbocchiamo fino ad arrivare a lambire il borgo di Poggio Filippo che lasceremo al cimitero per imboccare alla nostra sinistra, dove incrociamo il sentiero del Cammino dei Briganti (CdB) fino a Scanzano.

Da Scanzano il nostro Cammino intercetta il Sentiero Corradino (SC) che ci porterà da prima al più piccolo borgo del nostro cammino, Tubione con solo 3 residenti, e poi a San Giovanni , dove vale la pena visitare un piccolo gioiello di sacralità, la Chiesa di San Giovanni Battista, edificata nel XI secolo, ampliata nel 1756 e restaurata dopo il sisma del 1915. Ogni 24 giugno si celebrano le feste patronali di San Giovanni Battista. 

Attraversato il borgo di San Giovanni ci incamminiamo su un comodo sentiero in leggera discesa, dopo circa 400 metri, oltrepassato il campo sportivo, al bivio gireremo a sinistra per portarci verso la pineta su un percorso in leggera salita attraversata la pineta, seguiremo il sentiero e scendiamo tra le abitazioni e seguendo la strada arriviamo al municipio di Sante Marie.

Percorso Circolare facile di 5 Km e dislivello positivo di 181mt.