Eccoci nell’incantevole Riserva Naturale Grotte di Luppa, abbracciata dai monti Simbruini e Carseolani. Istituita nel 2005 con l’intento di valorizzare e proteggere un raro e prezioso patrimonio naturalistico, presenta il tipico paesaggio dell’Appennino Centrale. Tutt’intorno, a ricoprire i versanti, boschi fitti e rigogliosi: meravigliosi castagneti, faggete e ostrieti. I rilievi montuosi sono anche conosciuti come le Piccole Dolomiti d’Abruzzo, perchè caratterizzati da aspre pareti scoscese e rupi selvagge e misteriose. Il territorio, dalla feconda circolazione idrica sotterranea e superficiale, non è distante da quello di Pietrasecca: ricchissima è, infatti, nel cuore dei Monti Carseolani, la presenza di importanti e suggestivi fenomeni carsici. Meravigliosa perla della Riserva è, infatti, l’Inghiottitoio di Luppa, immerso in una vegetazione avvolgente e rigogliosa.
La Riserva deve il suo nome proprio alla cavità, fiore all’occhiello della Val di Luppa, bacino chiuso circondato dai monti Guardia Orlando e Pietra Pizzuta, dal Colle Alto e Poggio Cipolla. Seguendo il letto ciottoloso del torrente che vi conduce le acque, tra gli odorosi boschi della Riserva, si arriva all’Inghiottitoio di Luppa: un incredibile monumento della natura, ricco di fascino e mistero. L’inghiottitoio, dallo sviluppo sotterraneo di 1180 metri, è di estremo interesse speleologico. Incerta è l’origine del suo nome, che potrebbe derivare dal termine dialettale per upupa o dal latino lapis (pietra); la sua presenza è attestata in diversi documenti di storia della Marsica e dell’Abruzzo. Il suggestivo ingresso, col suo meraviglioso sposalizio di acqua e roccia, è stato scoperto da Voltan e Gavini, due escursionisti molto attivi nella zona (fine Ottocento); le successive esplorazioni (a partire dal 1920), condotte dal gruppo speleologico romano, permisero di avere la descrizione di gran parte del misterioso mondo sotterraneo.
Lungo il percorso che conduce alla meta, i nostri sensi saranno stimolati dal caloroso abbraccio della natura: saremo avvolti dai profumi e i colori del bosco; il suono dei nostri passi sarà accompagnato dai versi dei numerosi uccelli che popolano questa incredibile oasi, in un affascinante connubio di acqua, rocce, foglie e radici.
Per tutti i gusti è la Rete Sentieristica della Riserva Regionale Grotte di Luppa, che permette di assaporare a pieno le bellezze paesaggistiche e culturali della zona. Il Sentiero principale (L1), lungo 5 km, collega i due punti di accesso alla Riserva (a sud, località le Dolomiti; a nord, nei pressi dei Casali di Luppa): attraversa tutta l’area protetta e permette di raggiungere, con una piacevole passeggiata, l’ingresso dell’Inghiottitoio. Dal Sentiero principale si può imboccare il percorso (L3) che, da Fonte Lattero, ripercorrendo la via crucis, conduce al grazioso borgo di Tremonti, passando per la chiesetta degli Alpini. Dalla piazza di Tremonti, proseguendo, si potranno ammirare i resti dell’antico castello degli Orsini e magiche viste su tutta la valle, fino a giungere alla grotta della Madonna, in passato luogo di preghiera e devozione. Un’altra piccola deviazione dal Sentiero principale consente la vista della Grotta del Tesoro (L6).
Molto suggestivo è il belvedere naturale in località Vena Tagliata (percorso L4): vi si giunge, partendo dalla chiesetta degli alpini, percorrendo prima un tratto del sentiero L1, poi uno di quello L3; bisogna fare attenzione all’ultimo tratto, essendo molto impegnativo ed esposto. Da uno dei principali fontanili della Riserva (Fonte Lattero), seguendo il sentiero L5 e attraversando il bosco al cospetto dei bastioni di Pietra Pizzuta, si può raggiungere il sito di arrampicata su roccia realizzato nel 2017 all’interno del Comune di Sante Marie. Sempre lungo il sentiero L5 nel 2018 è stata creata un’area bulder nella quale si può praticare “l’arrampicata su massi o buldering”. Il percorso L5 porta in fine il visitatore alla Fonte della Rocca: qui, si potrà godere dell’acqua fresca e dell’ombreggiata area picnic. La deliziosa zona dove rifocillarsi è segnalata anche da un cartello sulla via Tiburtina: si potrà, infatti, scegliere di fare una sosta, per un attimo di relax, sulla via del ritorno. La Riserva offre, inoltre, numerosi luoghi dove potersi fermare, rilassarsi e mangiare qualcosa, tutti attrezzati con panche, tavoli e punti fuoco.
Il mondo vegetale della Riserva, raccontato attraverso i pannelli didattici che incontreremo durante il nostro cammino, è di estrema ricchezza: gli alberi di castagni, aceri e noccioli sono un incantevole medicina per gli occhi e lo spirito. Sui loro rami abitano diverse specie di uccelli, come le upupe, le poiane, le civette e i gheppi; ai loro piedi trovano rifugio volpi, tassi, lepri, scoiattoli, istrici e ricci. Imperdibile è la meraviglia della vista del maestoso androne, un regalo inaspettato, accolto con i sensi dilatati: la grandiosa spelonca si apre a sorpresa, inebriati dalla natura incontaminata e cullati dal suono dolce dell’acqua che scorre. Ci si potrà avventurare solo per pochi metri all’interno del portale di roccia.
La prosecuzione della visita sarà possibile, invece, solo a speleologi attrezzati ed esperti, che potranno apprezzarne le sale, i cunicoli, le concrezioni e i laghetti. Superato l’androne, infatti, una serie di marmitte e piccoli salti ne rendono difficoltoso l’accesso; oltrepassato lo pseudosifone, impraticabile nei periodi di piena, si giunge al Gran Salto: condotti a una profondità di 22 metri, si potrà godere del bellissimo lago sotterrano e di altri incantevoli ambienti (come il Sifone Dolci e il Salone Falchetti). Risalendo, inoltre, ci troveremo al cospetto della preziosa Galleria delle Meraviglie.
Poco distante dalla grotta c’è anche una zona didattica, dove i bambini si possono sedere su tronchi di legno e con l’ausilio di statue di legno e una lavagna, edotti sulla flora e la fauna del territorio
L’entrata della Riserva, lungo la strada che da Sante Marie porta a Carsoli, è segnalata da un’apposita tabella informativa. La passeggiata fino all’androne dell’Inghiottitoio è un dono che chiunque merita di concedersi
Per visitare gli ambienti sotterranei, è necessario essere accompagnati da una guida speleo (muniti di attrezzatura adeguata e in buona condizione fisica).
Info e prenotazioni visita speleo: 333.8601069; riservagrottediluppa@ gmail.com
Un territorio di montagna incantevole, costellato di pittoreschi borghi, sentieri panoramici e ciclabili immerse nella natura.